ALPINE: IL MARCHIO CHE HA SEGNATO LA STORIA DELLE AUTO SPORTIVE

Il 17 maggio 1922 nasce in una famiglia di appassionati di automobilismo Jean Rédélé. Dopo aver concluso gli studi in ingegneria e aver vinto diversi rally con vetture Renault, a 24 anni prende le redini di una concessionaria Renault a Dieppe, in Normandia.L'esperienza maturata con i motori Renault spinge Jean a creare prototipi di auto sempre più estreme e competitive, non solo per sé stesso, ma anche per vari clienti che gli commissionano vetture per le competizioni. Il successo ottenuto gli permette di aprire la nuova società.Con un approccio innovativo e lungimirante nel 1955 nasce la Société Anonyme des Automobiles Alpine.
Il primo modello prodotto, l'Alpine A106 è spinto dal motore della 4CV e appare sul mercato nel 1956. Realizzata con carrozzeria in vetroresina su telaio tubolare, la A106 raccoglie numerose vittorie durante la seconda metà degli anni '50. Poco dopo, è affiancata da una versione aperta, sempre su disegno di Michelotti, dalla quale poi sarebbe derivata la Alpine A108, che riscuote un notevole successo sia in campo agonistico sia tra il pubblico.Da officina artigianale la Alpine si trasforma, alla fine degli anni 50, in un vero e proprio stabilimento diviso in due sezioni: quella dedicata alla produzione di serie e quella dedicata alle competizioni.
È negli anni 60 e 70 che la casa automobilistica raggiunge l’apice del successo con l’Alpine A110. Questa vettura, inizialmente equipaggiata con un motore da 1 litro, viene continuamente migliorata fino a diventare una delle protagoniste dei rally internazionali con le vittorie nei campionati mondiali, inclusi i trionfi al Rally di Montecarlo del 1971 e del 1973 in cui batte case come Porsche, Lancia e Ford.
A consolidare la fama di Alpine è la sua associazione con Renault, che fornisce il supporto tecnico e logistico necessario per competere ai massimi livelli.L'attività della Alpine infatti diventa sempre più ambiziosa: all'inizio degli anni 60 viene introdotta la M63, un veicolo da pista dalla carrozzeria molto profilata ed aerodinamica, che ottiene alcune importanti affermazioni, come la vittoria alla 1000 km del Nürburgring del 1963. Ci si dedica ben presto anche alla Formula 3 e alla Formula 2, con la realizzazione delle monoposto con motore da un litro sempre derivato da quello della R8, come nel caso della A110.
Nel 1968 Alpine tenta poi l'ingresso in Formula 1 quando l'azienda, insieme alla Gordini, realizza la Alpine A350, una monoposto sperimentale alimentata da un motore Gordini con architettura V8. Dopo i primi test il progetto si conclude a causa della scarsa competitività della vettura e proprio a causa delle prestazioni insoddisfacenti la Renault, che collabora allo sviluppo del veicolo, pone il veto sulla monoposto. Dopo il Gran Premio di Francia, la A350 è distrutta.
Il 1973 è un anno di vittorie ma è anche l'anno in cui esplode la crisi petrolifera e, a causa della politica di austerità adottata in tutto il mondo, le vendite della A110 calano in maniera decisa.Già però all'inizio degli anni 70 il problema della Alpine è quello di trovare un’erede alla A110, che stava diventando sempre meno competitiva: di lì a poco nel 1971 viene introdotta la Alpine A310. La fabbrica sportiva francese è però in fase calante: la meccanica dei nuovi modelli deriva dalla produzione di serie, come anche in passato, ma la concorrenza si fa sempre più agguerrita.
Nel 1975-76 l'Alpine tenta nuovamente la partecipazione alla Formula 1, costruendo Alpine A500. La monoposto, dotata del nuovo motore turbo Renault EF realizzato dalla Gordini, è la prima ad adottare un motore turbocompresso e gli pneumatici radiali. La vettura, però, a causa di svariati problemi tra cui l'affidabilità non viene mai impiegata in corsa. Successivamente però il progetto debutta al Gran Premio di Gran Bretagna del 1977 con la Renault RS01.
Qualche barlume di gloria c’è nelle gare su pista: l'Alpine-Renault A442 vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1978. Ed è proprio in questo anno che l'Alpine si fonde ufficialmente con la Renault.Nel novembre 2012 il brand francese rinasce in partnership con la inglese Caterham: la società di automobili Alpine Renault è rinominata Société des automobiles Alpine Caterham.Nel 2014 tuttavia la partnership con Caterham è sciolta e la Renault continua da sola il rilancio della marca Alpine.
Il 16 febbraio 2016 Carlos Ghosn svela un nuovo prototipo della prossima Alpine, chiamata Alpine Vision, che prefigura la versione finale della futura nuova Alpine A110, presentata al Salone di Ginevra nel 2017.
Nel 2013 e nel 2014 partecipa, in collaborazione con la Signatech alla European Le Mans Series nella categoria LMP2, vincendo in entrambe le occasioni sia il titolo piloti che il titolo costruttori.Il 6 settembre 2020 il Groupe Renault annuncia il cambio di denominazione da Renault F1 Team a Alpine F1 Team.
Una storia quella Alpine con dei capitoli ancora da scrivere, con delle pagine da aggiungere a quelle già scritte in cui sappiamo già che non mancheranno leggerezza, agilità e spirito di competizione. I tre elementi del DNA Alpine.
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