I taxi che hanno lasciato il segno: simboli iconici del panorama urbano
- 24/05/2024
- Marcello Cellai
Ogni viaggiatore ama quel momento in cui dopo un viaggio più o meno lungo si ritrova nel sedile posteriore di un taxi ad ammirare nuovi paesaggi. Dietro al finestrino si torna bambini e riusciamo a spiare i movimenti e i dintorni di una nuova città senza essere visti dai suoi abitanti, immersi nella quotidianità. La frenesia delle città moderne dall’interno di un tassì sembra scivolare con poesia e ne rimaniamo affascinati. Essere trasportati per le strade da abili guidatori rilassa e spesso sono proprio le vetture a rendere questo viaggio magico. Ogni città ha il suo taxi di punta e in alcuni casi i taxi e i loro colori sono diventati delle vere e proprie icone, tanto da caratterizzare un luogo. A New York il giallo dei Yellow Cab accende il paesaggio, mentre i taxi scuri di Londra donano un’aria raffinata alla città. In Italia come in altri paesi europei i colori chiari dei taxi sono ben visibili e si legano all’eleganza delle strade. Sono numerosissime le vetture che hanno portato la distintiva insegna taxi sul loro tettuccio, ma solo alcune hanno lasciato il segno per carisma, praticità e affidabilità.
Daimler VictoriaAnche se alcune volte viene lasciato spento, all’insaputa di qualche passeggero distratto, il tassametro è lo strumento che identifica il taxi al suo interno. Il tassametro è per un taxi quello che è l’alettone per una macchina di Formula 1, indispensabile. La prima automobile a essere dotata di tassametro è stata la Daimler Victoria. Sulle strade di Stoccarda in Germania, nel 1897 i cittadini iniziarono a muoversi non più con i nostri amici quadrupedi, bensì grazie al motore a scoppio, messo a punto pochi anni prima. I taxi non sono stati un’invenzione bensì un graduale abbandono di un mezzo di trasporto che stava per estinguersi, la carrozza.
L’arrivo dei taxi sulle strade
Daimler VictoriaAnche se alcune volte viene lasciato spento, all’insaputa di qualche passeggero distratto, il tassametro è lo strumento che identifica il taxi al suo interno. Il tassametro è per un taxi quello che è l’alettone per una macchina di Formula 1, indispensabile. La prima automobile a essere dotata di tassametro è stata la Daimler Victoria. Sulle strade di Stoccarda in Germania, nel 1897 i cittadini iniziarono a muoversi non più con i nostri amici quadrupedi, bensì grazie al motore a scoppio, messo a punto pochi anni prima. I taxi non sono stati un’invenzione bensì un graduale abbandono di un mezzo di trasporto che stava per estinguersi, la carrozza.
Renault Type AGNegli anni la funzione dei taxi è stata principalmente quella di trasportare persone di ogni tipo, da frettolosi businessmen a innamorati in luna di miele. Durante la Prima guerra mondiale i tassisti di Parigi si ritrovarono dei passeggeri alquanto insoliti tanto da rendere celebre e citata sui libri di storia la loro Renault Type AG. L’avanzata tedesca verso la Francia correva veloce e i soldati francesi erano lontani dal nuovo fronte che si era creato, furono quindi ingaggiati i tassisti parigini per portare i soldati verso il campo di battaglia. Le famose Renault dal muso basso riuscirono a trasportare cinquemila soldati, cinque per taxi, portando un contributo che diede una ventata di entusiasmo e orgoglio ai cittadini francesi.
I taxi nell’immaginario comune
Checker TaxiSe ti dicessimo, chiudi gli occhi e pensa ad un taxi, probabilmente penseresti ad una Checker sulle strade trafficate della Grande Mela. Queste grosse auto gialle sono rimaste sullo sfondo di pellicole famosissime degli anni 60’, 70’, 80’. Per ben più di tre decenni questo modello ha prestato servizio come taxi, ma l’apice del suo successo lo ha avuto con il film Taxi Driver con Robert De Niro, cult che ha portato sul grande schermo la vita di un tassista insonne e dei suoi clienti. L’attore di Hollywood per immedesimarsi nella parte ha preso una licenza come Yellow Cab driver e ha svolto la professione con turni di 12 ore per più di due settimane.Ford Crown VictoriaSe i film che guardate sono più recenti o se avete giocato ai più famosi videogiochi degli ultimi anni, allora la città di New York la immaginerete ancora piena di mitiche Ford Crown Victoria. Questa macchina dall’aspetto banale a prima vista è ancora oggi ammirata per il ruolo da protagonista che ha avuto nel mondo a stelle e strisce, come taxi e come auto della polizia. Dal 1992 questo modello ha scarrozzato diverse generazioni e le ultime in circolazione sono state dismesse solo di recente, nel 2023. Le sue linee semplici, la meccanica robusta e affidabile la rendevano una degna erede delle vecchie Checker.
Toyota ComfortIn Asia dagli anni 90’ ad oggi c’è una regina indiscussa del mondo dei taxi, stiamo parlando della Toyota Comfort, lanciata nel 1995, venne subito sponsorizzata come soluzione pratica e comoda per i tassisti giapponesi. Questa berlina venne adottata subito nel paese del sol levante, ma non esclusivamente, Hong Kong ne ha fatto un’icona della città, dove i diversi colori di questo modello identificano le diverse aree urbane in cui possono operare. Come dice il nome, ogni aspetto di quest’auto era volto al comfort, dalle sospensioni allo sterzo fino all’accelerazione, graduale per non disturbare i passeggeri. Oggi la Toyota Comfort si è trasformata in un minivan ibrido che ricorda un taxi inglese in versione nipponica, ma se volete sapere come va l’originale potete leggere questa recensione.
Ingegno Italiano
Fiat 600 MultiplaA Londra hanno tuttora vetture ideate per il trasporto pubblico ovvero gli Hackney carriage, ma anche in Italia ci fu un progetto simile. Un’antesignana delle attuali monovolume, la Fiat 600 Multipla, riusciva a offrire dimensioni limitate per passare per le strade strette del bel paese pur mantenendo un eccezionale capienza. Il taxi non era decorato quanto la versione del St. Regis, ma al posto del sedile del passeggero anteriore era stata montata una piastra ricoperta in gomma per le valige mentre i passeggeri potevano sistemarsi dietro, dove ci stavano quattro persone. Rimase in produzione per un totale di 11 anni, dal 1956 al 1967, ma per la sua originalità resta una delle auto più ricordate dagli italiani insieme alla nuova Multipla, anch’essa ottimo taxi amato da chi l’ha guidata per anni e dai suoi passeggeri.Fiat 1100 DLa 1100 D è una vettura che, come taxi, ebbe un discreto successo in Italia, ma trovò la fortuna oltremare; in India e specialmente nella città di Mumbai ha dato origine a una perfetta mascotte su quattro ruote, un souvenir per gli occhi per chiunque visiti il posto. I “Kaali-Peeli” letteralmente “Nero e giallo” ovvero i colori della livrea che era stata scelta, sono venerati per il loro fascino senza tempo. Sotto licenza Italiana la 1100 D, da non confondere con la 1100 Musone, veniva costruita in India sotto il nome di Premier Padmini ed era popolarissima sia come taxi che come automobile privata negli anni 70’ e 80’.