Come ogni subcultura, anche quella dell’automotive, e in particolare del tuning, ha un proprio slang, un vocabolario esclusivo e di nicchia che permette di riconoscersi tra entusiasti o, talvolta, veri e propri nerd del settore. Qui di seguito abbiamo preparato una breve ma intensa enciclopedia delle espressioni più strane, evocative e puntigliose di questo universo, che sono riuscite a insediarsi nella nostra lingua. 
SLAMMED
A un primo layer di slang, slammed può significare ubriaco marcio, praticamente in coma etilico. Nel mondo del tuning, però, è un termine proprio delle low-rider: abbassate per estetica o per prestazione, non importa, puoi sempre chiamarle slammed.
A un primo layer di slang, slammed può significare ubriaco marcio, praticamente in coma etilico. Nel mondo del tuning, però, è un termine proprio delle low-rider: abbassate per estetica o per prestazione, non importa, puoi sempre chiamarle slammed.
SLUSH BOX“Scatola di fanghiglia”, letteralmente. Per quanto poco suggestivo, questo sintagma occupa un posto importantissimo nella car lingo, indica infatti il cambio automatico, che prevede operazioni di trasmissione che non solo sembrano più fluide rispetto a quelle di un cambio manuale, ma lo sono a tutti gli effetti, dal momento che l’energia viene sempre trasmessa alle ruote attraverso un convertitore di coppia colmo di liquido.
BANGERI bangs, in questo settore, sono le piccole esplosioni prodotte dai cilindri, che a loro volta diventano bangers. Esistono four-bangers, six-bangers, eight-bangers… il concetto è un po’ quello dei six-packs.
O.E.M. vs AFTERMARKET
Anche questi due termini indicano uno l’opposto dell’altro, la coppia di tecnicismi fondamentale da conoscere: da un lato Original Equipment Manufacturer, che si riferisce alle parti di un’automobile prodotte dall’industria originale, dall’altro Aftermarket, che si riferisce invece ai pezzi di ricambio aggiunti in un secondo momento, frutto di una lunga filiera fatta di fabbriche, grossisti, ricambisti e officine.
Anche questi due termini indicano uno l’opposto dell’altro, la coppia di tecnicismi fondamentale da conoscere: da un lato Original Equipment Manufacturer, che si riferisce alle parti di un’automobile prodotte dall’industria originale, dall’altro Aftermarket, che si riferisce invece ai pezzi di ricambio aggiunti in un secondo momento, frutto di una lunga filiera fatta di fabbriche, grossisti, ricambisti e officine.
PICK-UP
No, non quel pick-up. Nel mondo del tuning, il termine pick-up indica la velocità con la quale un’automobile inizia l’accelerazione. Sicuramente esistono pick-up con un buon pick-up.
No, non quel pick-up. Nel mondo del tuning, il termine pick-up indica la velocità con la quale un’automobile inizia l’accelerazione. Sicuramente esistono pick-up con un buon pick-up.
N/A
Di nuovo no, in officina N/A non significa “non applicabile”, anzi, indica qualcosa di fin troppo preciso. Significa “ad aspirazione naturale”, e appartiene a quei motori che non prevedono un sistema che aumenti meccanicamente il flusso d’aria, dipendendo solo dalla pressione atmosferica.
Di nuovo no, in officina N/A non significa “non applicabile”, anzi, indica qualcosa di fin troppo preciso. Significa “ad aspirazione naturale”, e appartiene a quei motori che non prevedono un sistema che aumenti meccanicamente il flusso d’aria, dipendendo solo dalla pressione atmosferica.
KIT CAR
Avete presente come è nata la Dune Buggy? Da una kitcar, ovvero un’auto venduta con le componenti non assemblate della Volkswagen Maggiolino. Così da poterla modificare quando non si ha ancora finito di costruirla.
Avete presente come è nata la Dune Buggy? Da una kitcar, ovvero un’auto venduta con le componenti non assemblate della Volkswagen Maggiolino. Così da poterla modificare quando non si ha ancora finito di costruirla.
EURO
È il termine con il quale ci si riferisce alle tecniche di modifica “Eurostyle”, tipiche di paesi appunto europei come la Germania, la Francia e l’Italia. Fondamentalmente ruote enormi, carrozzeria smooth e rasoterra, rimozione delle maniglie, niente gingilli: qualsiasi macchina può diventare Euro.
È il termine con il quale ci si riferisce alle tecniche di modifica “Eurostyle”, tipiche di paesi appunto europei come la Germania, la Francia e l’Italia. Fondamentalmente ruote enormi, carrozzeria smooth e rasoterra, rimozione delle maniglie, niente gingilli: qualsiasi macchina può diventare Euro.
