Le auto nei film di Jim Carrey
- 14/05/2024
- Federico Riccardo
Lo scorso 4 febbraio Ace Ventura ha compiuto 30 anni dal suo arrivo nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Il suo protagonista, Jim Carrey, si apprestava a diventare una vera e propria icona, raccogliendo tutto quello che aveva seminato durante un’infanzia e un’adolescenza molto difficile in Canada, e un inizio di carriera un po’ traballante.Il 1994 non è solamente l’anno di Ace Ventura, ma anche di The Mask e Scemo & più scemo: tre film che consacreranno l’attore di Newmarket (Ontario, Canada) nell’Olimpo della comicità.Un progetto che appare molto spesso come “calcolato”, se si prendono alcune dichiarazioni dell’attore in merito alle tecniche di “visualizzazione” che dice di aver adottato negli anni precedenti.Quello che Carrey però non poteva immaginare era di diventare, qualche anno più tardi, il primo attore comico a guadagnare una cifra esorbitante come 20 milioni di dollari per un solo film. Un successo mai visto prima a Hollywood.
Ci siamo resi conto, passando in rassegna la filmografia, che in molti film che vanno dal 1994 a oggi è molto frequente la presenza di automobili, talvolta anche davvero iconiche. Abbiamo già avuto modo di parlare della Saleen S7 guidata in “Una settimana da Dio”. Ma la lista è davvero lunga e merita di essere approfondita. Ne citiamo solo alcune.
Ci siamo resi conto, passando in rassegna la filmografia, che in molti film che vanno dal 1994 a oggi è molto frequente la presenza di automobili, talvolta anche davvero iconiche. Abbiamo già avuto modo di parlare della Saleen S7 guidata in “Una settimana da Dio”. Ma la lista è davvero lunga e merita di essere approfondita. Ne citiamo solo alcune.
Ace Ventura – L’acchiappanimali (1994)
“Like a glove!”. Con questa battuta, tradotta in italiano con “Puntualissimo” (che nel sequel del film, “Ace Ventura – Missione Africa” diventa “Parcheggio perfietto”) Ace Ventura parcheggia la sua Chevrolet Monte Carlo del 1972 per le strade di Miami. Questa automobile fa parte delle prima serie di Montecarlo prodotta all’inizio degli anni 70, e appare pesantemente ammaccata per tutta la durata del film. Su diversi e-commerce è disponibile a buon prezzo anche il modellino. Una vera chicca per gli amanti dei film di Carrey.
“Like a glove!”. Con questa battuta, tradotta in italiano con “Puntualissimo” (che nel sequel del film, “Ace Ventura – Missione Africa” diventa “Parcheggio perfietto”) Ace Ventura parcheggia la sua Chevrolet Monte Carlo del 1972 per le strade di Miami. Questa automobile fa parte delle prima serie di Montecarlo prodotta all’inizio degli anni 70, e appare pesantemente ammaccata per tutta la durata del film. Su diversi e-commerce è disponibile a buon prezzo anche il modellino. Una vera chicca per gli amanti dei film di Carrey.
Scemo e più scemo (1994)Alzi la mano chi, guardando Scemo e più scemo, non ha mai avuto voglia di entrare nell’iconica automobile pettinata alla “cane da pastore” guidata sia da Jim Carrey che da Jeff Daniels. Si tratta di una Ford Econoline del 1984 ricoperta interamente di pelo. Al posto della targa presenta un sonoro “Woof!” e in una delle tante scene divertenti del film si può notare come il serbatoio per fare benzina sia posto sotto una delle zampe posteriori del cane-macchina. Non è l’unica auto guidata da Carrey in questo film: nelle scene iniziali appare alla guida di una Cadillac Brougham Strech Limousine del 1987. È su quest’auto che si innamora di una sua passeggera (interpretata da Lauren Holly, che pochi mesi dopo diventerà la sua prima moglie) che scatenerà il viaggio da parte dei due protagonisti del film alla ricerca della valigetta “pericolosa” che lei abbandona in aeroporto.
The Mask (1994)
Ricordate la scena in cui Jim Carrey/Stanley Ipkiss, per andare a vedere l’esibizione della bella Tina/Cameron Diaz al Coco Bongo Club, si reca dai due volgari carrozzieri per noleggiare una macchina e questi gli rifilano la cosiddetta “sostituta”? Si tratta di una Studebaker Champion del 1951 completamente andata a male. L’auto infatti si ferma nel bel mezzo del ponte che collega la città di Edge City. Ma anche questo catorcio può avere la sua utilità: è grazie all’auto rimasta in panne che Stanley si affaccia sul fiume e nota la maschera che lo renderà verde e ssssfumeggiante!
Ricordate la scena in cui Jim Carrey/Stanley Ipkiss, per andare a vedere l’esibizione della bella Tina/Cameron Diaz al Coco Bongo Club, si reca dai due volgari carrozzieri per noleggiare una macchina e questi gli rifilano la cosiddetta “sostituta”? Si tratta di una Studebaker Champion del 1951 completamente andata a male. L’auto infatti si ferma nel bel mezzo del ponte che collega la città di Edge City. Ma anche questo catorcio può avere la sua utilità: è grazie all’auto rimasta in panne che Stanley si affaccia sul fiume e nota la maschera che lo renderà verde e ssssfumeggiante!
Bugiardo Bugiardo (1997)Qui Carrey interpreta l’avvocato di successo Fletcher Reed che, in seguito a un desiderio espresso dal figlio Max durante il giorno del suo compleanno, non può dire bugie per 24 ore. I risvolti, come sempre, sono comici: nella sua impotenza di mentire, Fletcher si abbandona a smorfie ed espressioni rimaste nella storia. Che dire dell’auto di Fletcher? Una Mercedes-Benz S-Klasse del 1986, decapottabile, che ben rispecchia lo status sociale del protagonista. Anche in questo caso l’auto è un mezzo di trasporto fondamentale: nelle scene finali, il veicolo permetterà al protagonista di raggiungere l’aereo in cui si sta imbarcando il figlio Max assieme alla madre e al suo compagno.
The Truman Show (1998)Ancora oggi non riusciamo a credere al fatto che Jim Carrey non abbia ottenuto una nomination all’Oscar per questo film (pur avendo vinto, per lo stesso, un Golden Globe per la miglior interpretazione maschile). “The Truman Show” è il film che ha definitivamente consacrato Jim Carrey come attore drammatico, convincendo anche i critici più scettici. Qui, Carrey/Truman guida una Ford Taurus del 1996. Anche quest’automobile ha una funzione ben precisa: Truman, infatti, può guidarla ma non può uscire dalla cittadina di Seaheaven Island. Ci prova e quasi ci riesce in una scena drammatica, quando inizia a capire che la realtà che sta vivendo è tutta uno show, con le stesse comparse pronte ogni giorno a ostacolarlo. È in quella scena che guida la sua Taurus percorrendo numerose volte le rotatorie della città, al fine di confondere la produzione del Truman Show.
Io, me e Irene (2000)
“Elevata schizofrenia maniacale con rabbia narcisistica involontaria”. È questa la diagnosi del povero Charlie, poliziotto dalla condotta esemplare che, da un momento all’altro, diventa Frank, un personaggio sboccato e decisamente poco politically correct. La storia della schizofrenia di Charlie si intreccia con la vicenda di Irene (interpretata da Renée Zellweger) che viene fermata dalla polizia con un’accusa di omissione di soccorso. A Charlie viene affidato l’incarico di accompagnare la ragazza dallo stato di Rhode Island a quello di New York ed è in questo tragitto che Irene diventa testimone di numerose uccisioni. Spaventati, Charlie e Irene decidono di darsi alla fuga. E lo fanno in grande stile: rubando una Buick LeSabre del 1968. Un’automobile elegante in grado di sopportare anche tenute di strade un po’ più insolite, come quelle che i due (tre, considerata la doppia personalità di Charlie) affrontano in questo film.
“Elevata schizofrenia maniacale con rabbia narcisistica involontaria”. È questa la diagnosi del povero Charlie, poliziotto dalla condotta esemplare che, da un momento all’altro, diventa Frank, un personaggio sboccato e decisamente poco politically correct. La storia della schizofrenia di Charlie si intreccia con la vicenda di Irene (interpretata da Renée Zellweger) che viene fermata dalla polizia con un’accusa di omissione di soccorso. A Charlie viene affidato l’incarico di accompagnare la ragazza dallo stato di Rhode Island a quello di New York ed è in questo tragitto che Irene diventa testimone di numerose uccisioni. Spaventati, Charlie e Irene decidono di darsi alla fuga. E lo fanno in grande stile: rubando una Buick LeSabre del 1968. Un’automobile elegante in grado di sopportare anche tenute di strade un po’ più insolite, come quelle che i due (tre, considerata la doppia personalità di Charlie) affrontano in questo film.
Ovviamente, questi non sono gli unici film in cui Jim Carrey è al volante di un’auto. Ci sono altri grandi film in cui lo vediamo a bordo di auto straordinarie: dalla già citata Saleen S7 di “Una settimana da Dio” alla Mercedes-Benz 500 SL in “Colpo di fulmine – Il mago della truffa”. Possiamo però affermare che in quelli citati, l’automobile incarna una sorta di medium attraverso il quale il personaggio di Jim Carrey riesce ad avere un’evoluzione all’interno della storia.Dopo l’addio alle scene avvenuto un paio di anni fa in diretta televisiva, pare che Carrey sarà presente nel cast di “Sonic 3”. Il nostro desiderio è di rivederlo in altri film e, perché no, a bordo di auto nuove.