Le auto nei film:Vacanze di Natale
- 18/12/2023
- Federico Riccardo
Alzi la mano chi, la sera del 25 dicembre, al termine di tutte le feste, si alzerà davanti a tutti e griderà la celeberrima frase di Riccardo Garrone: “E anche questo Natale…”Che lo si voglia o no, “Vacanze di Natale”, diretto nel 1983 da Carlo Vanzina e scritto assieme al fratello Enrico ormai quarant’anni fa, è un cult o forse addirittura qualcosa in più. Dietro alle battute rimaste nella storia e pronunciate da attori che avrebbero poi fatto successo, come Jerry Calà o Christian De Sica, c’è una vera e propria satira degli usi e dei costumi dell’italiano medio nei primi anni Ottanta.
Un vero e proprio documento storico, cui la stragrande maggioranza degli italiani si è affezionata da subito, tanto da dimostrare affetto ripetutamente nel corso di questi quarant’anni. Ѐ a partire da questo film che è avvenuta quella proliferazione di pellicole natalizie molto spesso etichettate “cinepanettoni”. Anche se, raramente si è raggiunto un risultato tanto iconico come quello di “Vacanze di Natale”.Il 15 e il 16 dicembre, presso lo storico Hotel de la Poste, già location di numerosi film ambientati a Cortina, si è tenuto un mega evento dedicato proprio a “Vacanze di Natale”. L’evento è cominciato venerdì 15 con un’esibizione di Jerry Calà, che nel film interpretava il pianista di pianobar e dongiovanni Billo. Ed è proseguito la sera successiva, con la premiazione di Enrico Vanzina che ha ricevuto il “Nations Award” alla Carriera.Battute a parte, “Vacanze di Natale” mette in scena dei veri e propri status symbol dell’Italia dell’epoca. E tra le tante icone qui presenti, ce n’è una che sicuramente in molti possono ricordare: la storica Mini De Tomaso guidata da Jerry Calà, un gioiellino italiano, frutto dell’acquisizione del marchio Innocenti dall’italiana De Tomaso. Ne abbiamo parlato qui. Ma questo è anche il film del Dogui (Guido Nicheli) e del suo celebre “Alboreto is Nothing” pronunciato dopo aver parcheggiato in hotel la sua Mercedes Benz W126, la cui produzione è attestata proprio durante gli anni 80, andando così a collocarsi in maniera prepotente nelle “auto di lusso” di quell’epoca.Se i cinepanettoni che si sono susseguiti dopo questo film hanno in qualche modo rappresentato i vizi degli italiani (o di una parte di loro) allora è giusto dire che hanno rappresentato anche le automobili degli italiani. Ed ecco quindi un elenco di automobili che potete trovare nei celebri film di Natale che si sono susseguiti in questi quarant’anni di attività.“Yuppies-I giovani di successo”: Fiat Croma, Autobianchi Y10 Turbo, Rolls Royce Silver SprintAbbiamo affermato che i film di Natale abbiano documentato la realtà di un’epoca e vadanno pertanto visti come “documento storico”. Che dire quindi di “Yuppies – I giovani di successo”, film del 1986 diretto da Carlo Vanzina e che mira a raccontare i giovani della “Milano da bere degli anni 80”, uomini di business infarciti di termini inglesi e stereotipi. Il cast comprende Christian de Sica, Massimo Boldi, Jerry Calà ed Ezio Greggio e ottenne un successo di pubblico talmente ampio da uscire lo stesso anno con un seguito, “Yuppies 2”, diretto da Enrico Oldoini.
Vacanze di Natale ‘90: Ferrari 348Ambientato in un lussuoso albergo di St.Moritz, “Vacanze di Natale ‘90” conferma definitivamente l’idillio tra Christian de Sica e Massimo Boldi, coppia che nei film successivi sarà sempre più consolidata. Questo film può annoverare nel cast anche new entry come Diego Abatantuono (che recita per quasi tutta la durata del film senza aprire bocca, ma facendosi doppiare dalla sua voce fuori campo) e Andrea Roncato nei panni di “Zanna Bianca”, maestro di deltaplano e anche dei graditi ritorni, come quello di Ezio Greggio, già presente in “Yuppies” e “Montecarlo Gran Casinò”.La scena iniziale di questo film vede Toni (Christian de Sica) e Bindo (Massimo Boldi) rincorrersi in un folle inseguimento per le strade che portano a St.Moritz. Tutti e due sono a bordo di una Ferrari 348: stesso modello in tutto e per tutto tranne che, ovviamente, nella targa: Varese per Bindo, Roma per Tony. Dopo una lunga serie di sorpassi e uno scampato incidente contro una mucca, i due si fermano e si riconoscono: sono ex compagni di militare.
Vacanze di Natale 2000: la Ritmo Abarth di Enzo SalviÈ a partire da questo film che il filone natalizio inizia a prendere una deriva più trash, quasi volgare. La satira sociale inizia a lasciare il posto esclusivamente ai doppi sensi (il più delle volte sessuali). “Vacanze di Natale 2000” è il cinepanettone che fa da ponte tra il Novecento e il nuovo secolo. Nel cast è presente la modella più celebre del momento: Megan Gale, una bellezza senza tempo, già testimonial della Omnitel.In tema automobilistico, questo film è da annoverare per la presenza di Enzo Salvi, detto “Er Cipolla”, qui al suo primo film di Natale, prima di diventare una presenza fissa di ogni capitolo. Lo vediamo apparire a bordo di una inconfondibile Fiat Ritmo Abarth gialla con due fiammelle rosse laterali (i colori della Magica AS Roma). Anche quest’auto è un’icona che ha attraversato tutti gli anni 80 e 90, apparendo in moltissimi film italiani, regalandoci ogni volta una sana dose di nostalgia per un periodo storico che non esiste più.
“Vacanze di Natale a Cortina”: Alfa Romeo 8C CompetizioneIl passaggio di testimone da Carlo Vanzina a Neri Parenti avviene nel 2000 con il film “Bodyguards”. Nel 2011, con “Vacanze di Natale a Cortina” si chiude definitivamente l’era dei film di Natale. Quest’ultimo capitolo, diretto da Neri Parenti, torna là dove tutto era cominciato: a Cortina d’Ampezzo. Protagonista è Roberto Covelli, personaggio già interpretato da Christian de Sica in “Vacanze di Natale” nel 1983. Spiace però che nessun altro personaggio presente in quel film torna qui.Il benessere del personaggio di Roberto Covelli è ben rappresentato dall’auto che guida: una Alfa Romeo 8C Competizione, una Gran Turismo prodotta in serie limitata, spinta dal motore Ferrari F136. Una vera e propria chicca tutta rossa, Una dignitosa uscita di scena per un film che non è mai stato molto ricordato negli anni.In definitiva: anche se in molti potranno storcere il naso in merito a questo genere di film, è molto curioso constatare come a ogni edizione di un cinepanettone vengano sempre più rappresentati gli usi e i costumi dell’italiano medio, anche e soprattutto in relazione alle sue automobili.