Come 5 Auto Sono Diventate Muse per Gli Artisti
- 08/03/2024
- Angela Ceravolo
Noi lo diciamo da sempre, l’automobile è arte su ruote, ed oggi vi parleremo di cinque muse che hanno ispirato altrettanti artisti a creare incredibili opere d’arte.Fiat 500Era ovvio che la nostra 500, la più iconica tra le automobili popolari, fosse fonte d’ispirazione per grandi opere. Ron Arad, designer e artista israeliano, prende la Fiat 500 e la tratta come un fiorellino da seccare, come quei fiori che le donzelle romantiche infilavano nei libri per conservarli. Il risultato sono le sue ‘500 schiacciate’ e la serie sarà proprio chiamata dall’artista Pressed Flowers.Nel 2014 ad Arad viene commissionata anche la personalizzazione di una 500, la Arad Edition, qui forse potremmo addirittura parlare di ossessione.
Ferrari 312 T2Rimanendo nei nostri territori, Andrea del Pesco, artista di Motoring Art, dipinge Niki Lauda mentre guida la Ferrari 312 T2 a Nürburgring nel 1976, prima dell’incidente.Quell’evento tragico, che è nella memoria di tutti gli appassionati di F1, ha ispirato l’artista che ha prodotto questa opera su tela con colori ad olio. Andrea del Pesco trova spesso ispirazione nella Ferrari, e si vede in parecchi dei suoi quadri.
Mercedes - Benz W 196Forse non è l’opera più famosa di Andy Warhol ma di sicuro è una delle sue più monumentali: la Mercedes, rappresentata in questa tela di più di quattro metri di altezza, vinse 9 gare di Formula Uno su 12 nella stagione 1954/1955 e diventò per l’artista il simbolo della prosperità del dopoguerra e della sfida industriale.Fa parte della serie Cars, l’ultimo lavoro di Andy Warhol, e vale tra i 12 e i 16 milioni di dollari. Così come le scatole Brillo, la zuppa Campbell e la faccia di Marilyn Monroe, la Mercedes viene ripetuta per sedici volte e rappresentata in altrettanti colori su sfondo nero.
Bugatti tipo 43Parlando di opere ispirate da automobili non si può non citare l’autoritratto con cui la pittrice Tamara de Lempicka si immortalò a bordo di una lussuosa Bugatti verde smeraldo.Di sicuro la macchina ha ispirato una delle pittrici più iconiche del secolo scorso, ma l’hanno fatto anche il periodo storico, l’inizio degli anni venti, e il tema dell’indipendenza femminile. Al volante c’è una donna bionda, lei, con i capelli a caschetto e guanti in pelle di daino, che guida da sola la sua auto, una meravigliosa Bugatti Tipo 43, sicura di sé e senza il timore di guardare il resto del mondo dritto negli occhi. L’artista sceglie di rappresentare un nuovo tipo di femminilità, ricca, emancipata, raffinata e soprattutto con gusti sopraffini per quanto riguarda la scelta delle automobili.
Aston Martin DB5 (e di nuovo Fiat 500)Uno scultore inglese, Chris Gilmour, che ha come tratto distintivo il rappresentare oggetti di vita quotidiana in scala uno a uno, è stato ispirato dalla Aston Martin DB5.Usa cartone riciclato assemblato con la colla ed è maniacale nella riproduzione dei dettagli, anche interni, delle sue opere su ruote.Dico opere al plurale perché la Aston Martin non è l’unica auto che lo ha ispirato.La nostra 500 ha fatto breccia anche nel suo cuore e l’artista non si è potuto esimere dal riprodurla in scala uno a uno con cartone e colla.