È tornata l’Art Car di BMW a Le Mans
- 14/06/2024
- Flaminia Brigandì
2024. Sono passati quasi cinquant’anni dalla prima BMW Art Car (la 3.0 Csl firmata dal grande artista americano Alexander Calder e utilizzata da Poulain nella 24 Ore di Le Mans nel 1975) e, in linea con la lunga tradizione della BMW Art Car Collection, il 21 maggio la nuova vettura è stata svelata per la prima volta al pubblico. Come per le prime mondiali delle BMW Art Car di Roy Lichtenstein (1977) e Jeff Koons (2010), la presentazione è avvenuta al Centre Pompidou di Parigi.
La BMW M Hybrid V8, auto numero 20 di questa longeva collezione, è stata personalizzata dalla pittrice etiope Julie Mehretu scelta all’unanimità da una giuria di alti rappresentanti del mondo dell’arte internazionale, curatori e direttori di musei di vari Paesi. Tra questi Koyo Kouoh, direttore esecutivo e curatore capo dello Zeitz MOCAA di Città del Capo; Hans-Ulrich Obrist, direttore artistico delle Serpentine Galleries di Londra; Cecilia Alemani e Donald R. MullenJr. direttore e curatore capo di High Line Art, New York.
La BMW M Hybrid V8, auto numero 20 di questa longeva collezione, è stata personalizzata dalla pittrice etiope Julie Mehretu scelta all’unanimità da una giuria di alti rappresentanti del mondo dell’arte internazionale, curatori e direttori di musei di vari Paesi. Tra questi Koyo Kouoh, direttore esecutivo e curatore capo dello Zeitz MOCAA di Città del Capo; Hans-Ulrich Obrist, direttore artistico delle Serpentine Galleries di Londra; Cecilia Alemani e Donald R. MullenJr. direttore e curatore capo di High Line Art, New York.
Per questo progetto, l’artista ha combinato il suo lavoro artistico con la passione personale per l’automobilismo e la velocità. Come tutti gli artisti coinvolti nella creazione della BMW Art Car Collection – tra cui Frank Stella, Andy Warhol, César Manrique, Esther Mahlangu, David Hockney, Jenny Holzer, Cao Fei e John Baldessari – Julie Mehretu ha avuto libertà creativa pressoché illimitata.Lo spazio, il movimento e l'energia sono sempre stati motivi centrali nel lavoro di Julie Mehretu. Per questa livrea, l'artista etiope ha trasformato per la prima volta nella sua carriera un'immagine bidimensionale in una rappresentazione tridimensionale, esaltando il dinamismo nelle forme. Mehretu ha utilizzato il vocabolario di colore e forma del suo noto dipinto Everywhen (2021 - 2023) come punto di partenza del suo progetto: fotografie oscurate digitalmente, pattern mezzitoni, vernice spray colorata al neon e tutti i suoi iconici segni.La Mehretu ha trasferito poi l’immagine risultante come fotografia ad alta risoluzione sui contorni del veicolo utilizzando una tecnica di mappatura 3D.In linea con i regolamenti della FIA, la livrea può essere applicata alla vettura solo con una pellicola. Proprio per questo, Julie Mehretu ha lavorato a stretto contatto con il team tedesco Race Spirit, guidato da Manuel Eberl e Gertraud Brenninger.
Seguendo la tradizione, la Hypercar verrà prima utilizzata nella leggendaria 24 ore di Le Mans il 15 e il 16 Giugno, per poi essere esposta in varie parti del Globo. In realtà, è già attualmente in mostra nella retrospettiva dell'artista al Palazzo Grassi di Venezia e successivamente entrerà a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, a cui è stata donata.Non solo arte e motori. Una componente centrale del progetto è la PanAfrican Translocal Media Workshop Series nel continente africano, che darà modo alla collaborazione tra Julie Mehretu e BMW di continuare anche nel 2025.Insieme a Mehret Mandefro, produttore, scrittore e cofondatore del Realness Institute che lavora per rafforzare l’ecosistema dei media in tutta l’Africa; la pittrice organizzerà workshop in otto città africane nel corso di nove mesi per offrire agli artisti uno spazio di incontro, scambio e collaborazione. I risultati dei workshop saranno poi presentati allo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa di Città del Capo, insieme alla BMW M Hybrid V8.La leggenda continua e a noi non resta che attendere solo qualche giorno per vederla sfrecciare e continuare a sognare.