Delorean-Motor-Company-Back-To-The-Future-1

La storia delle case automobilistiche: DeLorean Motor company

Per quelli che come me sono stati fabbricati nei primi anni Settanta, la saga di Ritorno al futuro, episodio uno, due e tre, fa parte del DNA, come le Girelle Motta, i ciuffi scolpiti con la lacca e le spalline di gommapiuma sotto le giacche.La protagonista silenziosa di quella serie di film diventati di culto per molte generazioni successive alla mia è la DeLorean DMC-12, ovvero la macchina del tempo che Doc Emmett Brown mette a punto nel suo laboratorio da scienziato pazzo della provincia americana e su cui scorrazza avanti e indietro con il giovane amico Marty McFly, per 1985 alternativi, nuovi millenni alla Blade Runner, o un Far West da cartolina e proprio come uno se lo immagina.Il fatto che resta è che la DeLorean DMC-12 è una delle vetture più iconiche della storia dell'automobilismo. È stata amata fin dall’origine non solo per il suo design futuristico, ma anche per il ruolo di diva di Hollywood, appunto. E nonostante la sua breve produzione e le insidiose difficoltà che la DeLorean Motor Company (DMC), ha dovuto affrontare, questa vettura ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo delle auto sportive e soprattutto nell'immaginario collettivo di tutti noi.
La DeLorean Motor Company fu fondata nel 1975 da John Zachary DeLorean, un ingegnere e dirigente visionario dell'industria automobilistica.Dopo aver lavorato in General Motors e aver contribuito al successo di modelli iconici come la Pontiac GTO, DeLorean, John decide di avviare un progetto indipendente, seguendo una sua personale intuizione. Il suo obiettivo è quello di creare una vettura sportiva che combini innovazione tecnologica, design all'avanguardia e sicurezza sulla strada.La DMC-12, inizialmente viene battezzata DSV (DeLorean Safety Vehicle), e il progetto iniziale la concepisce come un'auto rivoluzionaria.DeLorean ottiene finanziamenti significativi da investitori privati e dai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, attirati più che altro dalla promessa di creare posti di lavoro nello stabilimento di Dunmurry, vicino a Belfast, in Irlanda del Nord.Tuttavia, questi fondi non saranno sufficienti a evitare le difficoltà finanziarie che segneranno la sfortunata storia dell'azienda.Il progetto della DMC-12 inizia con grandi ambizioni.Il design viene affidato nientemeno che a Giorgetto Giugiaro, uno dei designer più celebri al mondo, che si fa venire in mente l’idea di una carrozzeria dalle linee affilate, completamente rivestita in acciaio inossidabile non verniciato. Questo materiale, oltre a garantire una resistenza superiore, conferisce alla vettura un aspetto distintivo e futuristico.Il motore che viene scelto inizialmente deve essere un rotativo Wankel, ma a causa di problemi tecnici e di disponibilità, la DMC opta per un motore V6 PRV (Peugeot-Renault-Volvo) da 2,85 litri.Questo propulsore, posizionato posteriormente, sviluppa circa 130 cavalli, offrendo buone prestazioni per l'epoca, ma non eccezionali rispetto ai principali concorrenti.La struttura della vettura prevede l'uso della tecnologia ERM (Elastic Reservoir Moulding) per il telaio, ma che purtroppo si rivela ben presto inadatta alla produzione di massa.Per cercare di risolvere i problemi tecnici che il destino della futura diva del cinema ha riservato all’azienda, DeLorean si rivolge a Colin Chapman, fondatore della Lotus, che in quattro e quattro otto ridisegna il telaio, utilizzando una struttura a spina dorsale in acciaio, simile a quella della Lotus Esprit.Questo approccio migliora notevolmente la rigidità strutturale e la maneggevolezza del veicolo e la spedisce di diritto nella catena di montaggio per la produzione e la consegna al mondo.
La produzione della DMC-12 inizia nel 1981 proprio nello stabilimento di Dunmurry, che doveva rappresentare un simbolo di rinascita economica per la regione falcidiata più di altre dalla crisi incombente.Tuttavia, il processo produttivo fu segnato da numerosi problemi, tra cui alcuni gravi ritardi nella consegna delle componenti e le difficoltà tecniche della realizzazione che portano a difetti di qualità nei primi modelli che escono dalla fabbrica irlandese.Inoltre, il prezzo di vendita finale della vettura, che inizialmente doveva essere di 12.000 dollari, sale a circa 25.000 dollari, rendendola assai meno competitiva sul mercato di quella fascia di automobili.Questi inconvenienti tutt’altro che relativi, combinati con una recessione economica mondiale e un mercato automobilistico altamente competitivo, portano la DeLorean Motor Company a dichiarare bancarotta solo un anno dopo l’inizio del progetto, nel 1982.In totale, vengono prodotti circa 9.000 esemplari della DMC-12 che diventa celebre per le sue porte ad ali di gabbiano, uno degli elementi più distintivi del design.Queste porte sono montate su un telaio in acciaio e vetroresina, e non sono solo un elemento estetico, ma anche una soluzione funzionale per facilitare l'accesso all'interno in spazi piuttosto stretti.La carrozzeria in acciaio inossidabile è un'innovazione unica, che elimina la necessità di verniciatura e garantisce una lunga durata.Tuttavia, questa scelta comporta anche sfide, come l'impossibilità di riparare facilmente i graffi.All'interno, la DMC-12 c’è un abitacolo moderno per l'epoca, con sedili avvolgenti in pelle e un cruscotto ergonomico.La vettura è dotata di trasmissione manuale a 5 marce o automatica a 3 marce, e il sistema di sospensioni, derivato dalla Lotus, garantisce una guida sportiva ma precisa.
Eppure, come accade in ogni storia che si rispetti, dietro l’angolo c’è il colpo di scena.Tre anni dopo il fallimento di azienda e del progetto, arriva la vera consacrazione della DeLorean DMC-12.Nel 1985, per il primo film della serie, Robert Zemeckis, fa trasformare la vettura dal personaggio di Doc Brown in una macchina del tempo alimentata da plutonio e successivamente da un "Mr. Fusion", un dispositivo capace di generare energia dal riciclo dei rifiuti.La trilogia rende la DMC-12 una vera e propria icona culturale, conferendole uno status leggendario.Ancora oggi, la vettura è strettamente associata all'immaginario della fantascienza e degli anni '80.Il suo ruolo nel film ha ispirato collezionisti, fan e restauratori a mantenerla viva nel tempo.Durante la produzione del primo film della trilogia Ritorno al Futuro, la DMC-12 macchina del tempo subisce diverse modifiche e reinterpretazioni.Nel primo abbozzo della sceneggiatura si doveva trattare di un dispositivo laser contenuto in una stanza.Successivamente, l’idea si trasforma in un dispositivo montato su un frigorifero e portato in un sito di test nucleari.Tuttavia, Steven Spielberg boccia l’idea, temendo che i bambini potessero emulare pericolosamente ciò che vedevano, cercando di entrare nei frigoriferi.Alla fine, fu proprio Robert Zemeckis a suggerire l’uso della DeLorean: la sua mobilità, il design unico e le caratteristiche porte ad ali di gabbiano avrebbero dato al veicolo un aspetto simile a un UFO agli occhi di una famiglia degli anni '50.La realizzazione della DeLorean come macchina del tempo avviene sotto la supervisione di Lawrence Paull, che lavora con l’artista Ron Cobb e l’illustratore Andrew Probert per creare un aspetto "assemblato" da componenti comuni.A quel punto gli occhi sono puntati sul progetto e tutti ne vogliono fare parte.La Ford Motor Company offre 75.000 dollari per utilizzare una Ford Mustang al posto della DeLorean, ma per fortuna il produttore Bob Gale rifiuta categoricamente, dichiarando che "Doc Brown non guiderebbe mai una fottuta Mustang".
Michael Fink, assunto come responsabile del dipartimento artistico, contribuisce a trasformare i disegni iniziali di Cobb in un progetto funzionale e supervisiona la costruzione della macchina del tempo.Tra gli elementi distintivi che hanno colpito la fantasia del nostro bambino interiore, e non solo, ci sono il flusso canalizzatore (Flux Capacitor) su cui tutti noi abbiamo fantasticato un bel po’, costruito con una scatola NEMA e relè ad alta tensione, e il display temporale, assemblato con scatole LMB.Quando Fink lascia il progetto, viene sostituito da Michael Scheffe, che completa la costruzione del flusso canalizzatore e realizza il "Mr. Fusion", l’alimentatore alternativo, utilizzando un macinacaffè della Krups.
Per il film vengono utilizzate ben tre DeLorean originali del 1982, acquistate da un collezionista.Ogni auto viene destinata a scopi specifici: una per le acrobazie, una per gli effetti speciali e una per le riprese ordinarie.Tuttavia, le auto sono notoriamente inaffidabili e si rompono spesso.Per simulare i 142 km/h necessari per i viaggi nel tempo, viene costruito uno speciale tachimetro, poiché una legge del 1979 aveva limitato i tachimetri a 137 km/h.
Le sequenze di volo della DeLorean vengono realizzate con una combinazione di riprese dal vivo, animazione e un modello in scala 1:5, costruito da Steve Gawley e dal suo team.Questo modello, lungo circa 84 cm, i dettagli sono assolutamente perfetti, e vien creato utilizzando resina epossidica, acciaio e alluminio, con lampade alogene montate sui pneumatici per simulare i propulsori.Per simulare l’effetto del freddo dopo un viaggio nel tempo, sull’auto viene versato azoto liquido.Altri dettagli, come il reattore nucleare, sono realizzati utilizzando un coprimozzo di una Dodge Polara, parti di aerei e luci lampeggianti. Mentre i gas di scarico della DeLorean vengono creati con estintori a CO2 nascosti all’interno del veicolo.Per il terzo film della trilogia, alcune scene off-road richiedono altre modifiche significative alla DMC-12.Un telaio di Volkswagen Beetle viene montato sotto la carrozzeria della DeLorean per renderla adatta al terreno accidentato, con gomme a fascia bianca e coprimozzo "baby Moon".Inoltre, la produzione realizza un modello in fibra di vetro a grandezza naturale per le scene in cui la DeLorean fluttua o interagisce con gli attori.Per i suoni del motore, gli effetti speciali utilizzano una combinazione tra il rombo di un motore Porsche 928 V8 e gli effetti sonori dello "speeder" di Star Wars.
Dopo la chiusura della DeLorean Motor Company, diverse iniziative hanno cercato di rilanciare il marchio.Nel 2022, la DMC con sede in Texas ha annunciato una nuova versione elettrica della DMC-12, chiamata Alpha5, che combina il design classico con tecnologie moderne.Inoltre, Kat DeLorean, figlia di John DeLorean, ha dichiarato di voler produrre una nuova versione della vettura in onore del centenario della nascita di suo padre, previsto per il 2025.
La DeLorean DMC-12 ormai non è più solo un'auto, ma un vero e proprio simbolo di innovazione, creatività e resilienza.Nonostante i suoi difetti e le sfide affrontate dalla DeLorean Motor Company, la vettura continua a ispirare appassionati di automobili e fan della cultura popolare in tutto il mondo.La sua storia è un esempio di come il design e l'ingegneria possono lasciare un segno indelebile, trasformando una breve e sfortunata avventura industriale in una meravigliosa leggenda senza tempo.E per chi la volesse vedere volare ancora una volta, c’è sempre Back to the Future, il Musical che al momento è in programma nel West End a Londra e nella cui scena finale, la mitica DMC-12 spicca ancora una volta il volo sulle teste degli spettatori in platea, col naso all’insù e la bocca aperta.
Ultime news