Le auto nei film: Vacanze di Natale
- 29/12/2022
- Federico Riccardo
“Che film guardiamo a Natale?”. Superata facilmente la vigilia, con l’immancabile appuntamento di “Una poltrona per due” su Italia 1, la scelta del 25 è molto più ardua, dal momento che la lista di film da guardare per l’occasione è infinita. Se si parla di film italiani però, non si può non fare riferimento a “Vacanze di Natale” del 1983, diretto da Carlo Vanzina. Questo film- il primo di una serie di pellicole natalizie che evolveranno negli ultimi trash cinepanettoni – ha sancito definitivamente il successo di una serie di attori come Jerry Calà, Christian De Sica e Claudio Amendola. Ma ha permesso al pubblico di conoscere anche numerosi attori e caratteristi, come Guido Nicheli alias “Il Dogui” con il suo provvidenziale “Sole, whisky e sei in pole position” o Riccardo Garrone, compianto attore di cinema e teatro la cui battuta “Anche questo Natale ce lo siamo levato dalle…. “ viene citata ogni anno alla fine di tutte le feste. I nostalgici degli anni 80 italiani possono citare numerose chicche presenti nel film. Tra queste svetta un’auto che è diventata uno status symbol: la Innocenti Mini de Tomaso Turbo, l’auto del pianista Billo, interpretato da Jerry Calà. Un gioiellino italiano, frutto dell’acquisizione del marchio Innocenti dall’italiana De Tomaso. Verniciatura bicolore, paraurti in resina con proiettori antinebbia, presa aria sul cofano. Il suo aspetto è sportivo e intrigante e ciò è ben testimoniato dalle prestazioni su strada, garantite dal motore Leyland 1300 di 71 cavalli (aggiornamento del classico propulsore delle Mini Cooper). Storica rivale di quest’automobile è l’Autobianchi A112 Abarth, contesa anche al cinema in numerose commedie all’italiana. Nel 1982, l’Innocenti decide di abbandonare i motori Leyland in favore di più moderni tre cilindri Daihatsu giapponesi. L’anno successivo arriva la nuova versione Turbo De Tomaso. Il cambiamento è epocale: motore di 993cc per ben 72 cavalli sorretti da un turbo dalle prestazioni straordinarie: 165 chilometri orari (da 0 a 100 in 10 secondi). Un successo di immagine e di vendite. Nel film di Vanzina, la Mini de Tomaso guidata da Billo arriva a Cortina d’Ampezzo sottolineata dalle note inconfondibili di “I like Chopin” dei Gazebo. Una fotografia degli anni 80, un momento preciso nella Storia che non tornerà più, se non attraverso le commedie di quegli anni.
La storia delle Mini de Tomaso si conclude tristemente nel 1990, quando la Innocenti passa ancora di mano, accasandosi in Fiat, che decide di mettere fine alla produzione. Oggi è ancora possibile trovare a buon prezzo qualche esemplare rimasto dalle ultime produzioni. Ovviamente la guida richiede un notevole impegno rispetto alle auto di oggi, per quanto le prestazioni rimangano di tutto rispetto.Possiamo però individuare nel cinema italiano dell’epoca una vera e propria attività di promozione di quest’auto: è anche grazie a “Vacanze di Natale” se la Mini de Tomaso si è posizionata come status symbol del giovane automobilista anni 80.
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