Quante volte ci siamo dilettati a scarabocchiare su un foglio una casetta su una collina erbosa che aveva le finestre più grandi delle porte e un tetto che per proporzioni avrebbe raso al suolo qualunque edificio che fosse stato costretto a sopportarne il peso.
Senza contare gli pterodattili che volavano nel cielo, credendosi rondini.
Chi può dire davvero di non averlo mai fatto?Ma il bello viene, quando a sbizzarrirsi con la penna in mano sul tovagliolo di carta mentre divora anelli di cipolla in pastella al Burger King è un ingegnere automotive. Meglio ancora quando la stravaganza della sua fantasia incontra un produttore visionario e più pazzo di lui che gliela fa realizzare.Ed è proprio grazie all’incontro di questi cervelli in fuga e agli allineamenti astrali che oggi possiamo farci due risate passando in rassegna dieci delle più stravaganti automobili che siamo mai state progettate.
Senza contare gli pterodattili che volavano nel cielo, credendosi rondini.
Chi può dire davvero di non averlo mai fatto?Ma il bello viene, quando a sbizzarrirsi con la penna in mano sul tovagliolo di carta mentre divora anelli di cipolla in pastella al Burger King è un ingegnere automotive. Meglio ancora quando la stravaganza della sua fantasia incontra un produttore visionario e più pazzo di lui che gliela fa realizzare.Ed è proprio grazie all’incontro di questi cervelli in fuga e agli allineamenti astrali che oggi possiamo farci due risate passando in rassegna dieci delle più stravaganti automobili che siamo mai state progettate.
Peel P50 – L’auto più piccola del mondo
La più piccola auto mai stata realizzata viene prodotta tra il 1962 e il 1965, per poi essere rilanciata nel 2010 nel Regno Unito. E dove, sennò?
Ha un Motore da 49 cc, 4,2 cavalli e può raggiungere una velocità massima di 61 km/h.
La Peel P50 è riconosciuta dal Guinness World Records come l'auto più piccola mai prodotta.Costruita dalla Peel Engineering Company sull'Isola di Man, la vettura è alta circa un metro e mezzo, larga meno di un metro e pesa meno di me. Solo 59 kg.
La P50 non ha la retromarcia. Non si può avere tutto.
In compenso può essere spostata a mano grazie a una maniglia posteriore!
Solo 50 esemplari sono stati prodotti negli anni '60, ma nel 2010 la produzione è stata ripresa.
Oggi, le P50 originali sono pezzi da collezione che possono costare fino a 170.000 dollari.
Jeremy Clarkson di Top Gear ne ha guidata una fin dentro la sede della BBC.
Amphicar Model 770 – L’auto-barca
Questo piccolo gioiellino tedesco è stato messo in produzione tra il 1961 e il 1968.Dotata di un motore di 1,1 L da 38 cavalli, può raggiungere una velocità massima di 113 km/h su terra, 11 km/h in acqua.
Esattamente.
Quando ho scritto l’auto-barca, non stavo scherzando.L'Amphicar Model 770 è un'auto anfibia in grado di navigare sull’acqua e contemporaneamente viaggiare su strada.
Costruita dalla tedesca Hans Trippel, l’Amphicar aveva due eliche nella parte posteriore che le permettevano di muoversi in qualunque specchio d’acqua.
Tuttavia, non era del tutto ermetica, e il liquido poteva infiltrarsi se non si faceva troppa attenzione.Ne furono prodotti circa 4.000 esemplari che oggi sono molto ricercati dai collezionisti.
Lyndon B. Johnson, ex presidente degli Stati Uniti, si divertiva a terrorizzare gli ospiti alla Casa Bianca fingendo di perdere il controllo e lanciandosi nel lago del parco di casa con l’Amphicar.
Messerschmitt KR200 – L’auto-aereo
Per non fare torto a nessuno, dopo l’auto-barca ho pensato di sistemare un genuino esemplare di auto-aereo. Prodotta tra il 1955 e il 1964, sempre in Germania, era dotata di un motore da 191 cc, monocilindrico che le consentiva di raggiungere una velocità massima di 90 km/h.La Messerschmitt KR200 venne progettata dalla storica azienda di aerei Messerschmitt, che dopo la Seconda Guerra Mondiale si trovò costretta, come molte sue colleghe, a convertire la produzione.La KR200, chiamata anche “Kabinenroller" (scooter con cabina), ha tre ruote e può ospitare solo due persone sedute in fila, come in un jet.L’accesso all’abitacolo avviene aprendo un tettuccio a bolla trasparente, proprio come un caccia da guerra.
La KR200 fu protagonista di una gara di resistenza da 24 ore, stabilendo un record di 100 km percorsi con un solo litro di benzina.
Stout Scarab – La prima monovolume della storia
Negli Stati Uniti d’America, tra il 1935 e il 1939, con un motore Ford V8 da 90 cavalli che le consentiva di raggiungere una velocità massima di 120 km/h venne ideata la Stout Scarab.Questa automobile è considerata la prima monovolume della storia.Fu progettata dall’ingegnere aeronautico William Bushnell Stout con un design avveniristico che prevedeva porte scorrevoli, un abitacolo modulare e una carrozzeria aerodinamica ispirata agli scarabei.
Tuttavia, il progetto era troppo avanti per il suo tempo e ne furono costruiti solamnete 9 esemplari.Nel 1946, un prototipo della Scarab introdusse un sistema di sospensioni pneumatiche, un concetto utilizzato ancora oggi nelle auto di lusso.
Bond Bug – Il veicolo da fumetto
Tra il 1970 e il 1974 nel Regno Unito oltre ai Beatles, che avrebbero apprezzato grandemente il precedente modello di auto stravagante, uscita da un fumetto di Flash Gordon nasce la Bond Bug.Con un Motore da 700 cc e 30 cavalli può raggiungere una velocità massima di 122 km/h.La Bond Bug sembra un’auto.
Con la sua carrozzeria arancione sgargiante, il design compatto a tre ruote e un tetto sollevabile in avanti, la Bond Bug diventa rapidamente un simbolo di stile.Anche se fu un successo tra i giovani, il fatto di avere solo tre ruote la rendeva, ahimè, poco stabile.
George Lucas utilizzò una Bond Bug per creare il design dello speeder di Luke Skywalker in Star Wars, dove la stabilità, in effetti, è una necessità relativa.
BMW Isetta – L’uovo su ruote
Frutto di una coproduzione tra Italia e Germania tra il 1953 e il 1962 la BMW Isetta è probabilmente la microcar più famosa di sempre.Progettata inizialmente in Italia dalla Iso Rivolta, la BMW ne acquista i diritti e la trasforma in un successo.Dotata di un motore da 245 cc, monocilindrico, può raggiungere una velocità massima di 85 km/h.
Il dettaglio più iconico?
La porta anteriore che si apriva con il volante attaccato.Durante la crisi del petrolio, l’Isetta divenne l’auto perfetta grazie ai suoi 30 km percorsi con solo un litro di benzina.
Ferrari 512S Modulo – Il disco volante su ruote
La Ferrari 512S Modulo è una delle concept car più futuristiche mai create. Progettata da Pininfarina, aveva una carrozzeria ultra-bassa con ruote coperte e un tetto che scorreva in avanti per permettere l’accesso all’abitacolo.Venne messa in produzione nel 1970 in Italia con un motore V12 da 550 cavalli e una velocità massima di 355 km/h.
Ferrari non si smentisce mai.
Il designer Paolo Martin ha dichiarato che l’auto era ispirata alle astronavi di Star Trek!
Forse per non essere da meno della Bond Bug.
Nissan S-Cargo – Il furgoncino lumaca
Tra il 1989 e il 1991 il Giappone si mette in moto e produce una piccola meraviglia dell’ingegneria automobilistica, con un motore da 1,5 L e 75 cavalli con cui poteva sfrecciare a una velocità massima di 115 km/h.La Nissan S-Cargo era un piccolo furgone che sembrava una lumaca, per l’appunto.Il nome stesso è un gioco di parole tra escargot (lumaca in francese) e cargo (trasporto).Solo 8.000 esemplari sono stati prodotti e il suo design si ispira alla Citroën 2CV, un altro classico del design automobilistico!
Reliant Robin – The Car That Tips Over
Another quirky creation comes straight from the UK, produced between 1973 and 2001.The Reliant Robin is famous for one thing above all: it tips over easily.With three wheels and a lightweight frame, this car inspired countless comedy sketches on TV.
Powered by an 850 cc engine with 40 horsepower, it could reach a top speed of 130 km/h.The Robin is often called the “worst British car” of all time.
And yet, it still has a large and loyal fan community today.
Autozam AZ-1 – La supercar in miniatura
Ma dobbiamo tornare in Giappone per ammirare l'Autozam AZ-1.Si tratta di una delle più piccole supercar mai costruite, unendo il design sportivo e la compattezza estrema.Prodotta da Mazda sotto il marchio Autozam, questa kei car aveva portiere ad ali di gabbiano, un design ispirato alle Ferrari e una distribuzione dei pesi oltremodo perfetta per un’automobile di questo genere, che consentiva al pilota di avere un’esperienza di guida assai divertente.Prodotta tra il 1992 e il 1994, con un motore da 660 cc, tre cilindri turbo a 64 cavalli, raggiungeva una velocità massima di 140 km/h.
Nonostante il look aggressivo, l’AZ-1 rispettava le severe normative giapponesi sulle kei car, che limitavano le dimensioni e la potenza.Con soli 64 cavalli, riusciva comunque a offrire una guida entusiasmante, grazie al peso piuma di appena 720 kg e al motore turbo posteriore.
Davvero un successo mancato.L'AZ-1 era pensata per conquistare gli appassionati di auto sportive a un prezzo accessibile, ma fu lanciata in periodo di piena crisi economica in Giappone.
Il suo costo elevato rispetto alle altre kei car e la sua scarsa praticità la resero un flop commerciale.Ne furono prodotti solo 4.392 esemplari, rendendola ancora oggi un’auto da collezione ricercatissima.L’AZ-1 era la rivale diretta della Honda Beat e della Suzuki Cappuccino, altre due kei car sportive.
Il suo motore era lo stesso della Suzuki Alto Works, una piccola citycar dalle prestazioni sorprendenti.
Alcuni modelli furono venduti con il body kit "Mazdaspeed", rendendola ancora più aggressiva.Oggi è una delle auto giapponesi più desiderate dai collezionisti, con prezzi che superano i 60.000 dollari.
Autozam AZ-1 è la dimostrazione che la speranza è l’ultima a morire e che anche una mini-auto può avere il cuore di una supercar.
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